La data del 30 settembre 2021 si avvicina sempre di più. È una di quelle date che gli appassionati di poker di tutto il mondo hanno cerchiato in rosso sul proprio calendario, in quanto in quel giorno prenderanno il via le WSOP 2021. Per questa nuova edizione delle World Series of Poker c’è davvero tantissima attesa, anche perchè è ancora nei nostri occhi quanto è successo un anno fa.
Nel 2020, infatti, la situazione pandemica ha obbligato l’organizzazione a saltare di fatto un’edizione in presenza. Si è puntato sullo svolgimento della prima storica volta in cui le WSOP si sono giocate interamente online. E nemmeno la disputa di un heads up tra i vincitori di due eventi collaterali – uno disputati a Rozvadov e uno a Las Vegas – ha ristabilito l’immagine di un evento rimasto monco.
Ma mentre si pensa già all’edizione del 2022, arrivano novità interessanti per quel che potrebbe accadere tra un mese e mezzo.
WSOP 2021, gli europei potrebbero giocare
Almeno per il momento, infatti, è consentito giocare solo ai players che risiedono negli Stati Uniti. Non soltanto soggetti americani per nascita, ma anche persone che negli States ci vivono pur non essendoci nati. Dunque si rischia di trovarci a vivere un’edizione delle World Series of Poker fortemente a stelle e strisce. Anche perchè non sono tantissimi i top player che abitano in pianta stabile da quelle parti.
Tuttavia, gli ultimi rumors che arrivano dal fronte americano parlano di una clamorosa apertura. È quella che l’amministrazione gestita dal presidente Joe Biden sta valutando, in concerto con il team che si occupa dell’emergenza pandemica. Si parla infatti di una possibile apertura delle frontiere nazionali a partire dalle prossime settimane.
Si tratta di una possibilità che verrà concessa alle persone che hanno fatto il vaccino anti-Covid (monodose nel caso del Johnson & Johnson oppure entrambe le dosi con gli altri sieri). Da qui, come inevitabile conseguenza, ci sarebbe la validità del tanto chiacchierato Green Pass anche per quei cittadini che arrivano da Paesi esteri, sia dall’Europa che da altri continenti.
Una buona notizia che ancora prendiamo con le molle, visto che bisogna sempre attendere i crismi dell’ufficialità da parte delle autorità competenti. Intanto, però, speriamo e restiamo in attesa.