Arriva una decisione clamorosa, ma in un certo senso inevitabile, nella Phil Galfond Challenge. Il giocatore americano, organizzatore di questa sfida, ha deciso di sospendere tutto. E la decisione è derivata dalla sua disfatta nel primo testa a testa, contro Venividi1993.
Ci ha pensato lo stesso Phil Galfond a far sapere che il primo duello non proseguirà oltre. Finora, come abbiamo già visto nei precedenti articoli, si stava già delineando il carattere di una umiliazione. Ma nelle ultime ore le cose sono addirittura peggiorare, fino a sfiorare la tragedia.
Così, con un lungo post l’organizzatore della lunga serie di heads up ha fatto capire che, per il momento, ci si ferma. Per buona pace di Venividi1993, che ha sfiorato il colpaccio a sette cifre. Dopo quindici giorni di gioco e quasi 10mila mani giocate, infatti, il rivale di Galfond ha vinto quasi un milione.
Venividi1993, che botta!
Il quindicesimo e fin qui ultimo giorno di gioco è stato il più duro per Phil Galfond. Si sono giocate 659 mani nella giornata di domenica, con Venividi1993 che ha dato quasi il meglio di sè. E alla fine della giornata, il ricavo complessivo per lo sfidante ha superato la quota dei 100mila euro.
Più precisamente Venividi ha portato a casa 102.593 euro. Si tratta della terza giornata con il maggior profitto per lo sfidante di Galfond. La più ricca resterà per lui la tredicesima, in quanto due giorni prima della chiusura delle ostilità Venividi si è intascato quasi 268mila euro.
Nel complesso dunque, sono 900mila gli euro che Phil Galfond ha dovuto mettere sul tavolo. Da qui la decisione di chiudere tutto, dopo un lungo post suo social. “Bisogna riconoscere il momento in cui il downswing è talmente alto da doversi arrendere e prendere una pausa per riorganizzarsi. Qualche giorno fa ero molto contento di come stavo gestendo il tutto”.
“Dopo tanti giorni in cui stavo perdendo molto, in una sessione avevo recuperato 88mila euro. Ero convinto di aver intrapreso la strada giusta, stavo ritrovando la fiducia anche se non l’avevo mai persa del tutto. Ma il giorno dopo è arrivata la sessione con la perdita maggiore e sono andato in tilt. Ho giocato spaventato, sapevo in partenza di perdere e il mio cervello non mi ha ricondotto sulla retta via”.