La notizia era nell’aria ormai da qualche giorno, ma l’ufficialità è arrivata solo nelle scorse ore. I casino di Macau chiuderanno le proprie porte per un paio di settimane. Questa è la più grave, ma inevitabile, tra le conseguenze della diffusione del Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’Asia.
Tutto è cominciato all’inizio del 2020, quando dalla provincia di Wuhan è partito il virus. Il 2019-nCoV, da un mese a questa parte, ha causato poco più di 360 morti, in Cina e non solo. Siamo di fronte a una vera e propria epidemia, che ha coinvolto finora oltre 10mila persone in tutto il mondo.
Ed è da qui che deriva la decisione, presa dai gestori delle case da gioco di Macau, di chiudere. Come detto, la chiusura durerà almeno per i prossimi quindici giorni e non avrà eccezioni. Lo start di questo provvedimento avverrà quando nella enclave cinese scatterà la mezzanotte.
A Macau non si gioca più
La decisione, oltre che per motivi precauzionali, è arrivata anche per questioni più prettamente concrete. Negli ultimi giorni, infatti, si è avuta la sensazione che i membri dello staff dentro ai casinò superassero in numero i giocatori. Ecco allora che si è arrivati a questa decisione, sofferta ma inevitabile.
L’attuale attuale amministratore delegato di Macau Ho Iat-seng ha incontrato i gestori dei casinò. Tra questi vi erano i titolari delle sedi asiatiche del Wynn Resorts e del Las Vegas Sands. In questa riunione si è deciso di optare per la chiusura per due settimane, fino a nuovi aggiornamenti sullo stato dell’epidemia.
Tra le altre cose, da queste parti il gaming sembra aver già superato il proprio periodo dorato. Alla fine del 2019, infatti, si sono registrati numeri in continuo calo, una costante dall’inizio dell’anno. Ora, l’epidemia del Coronavirus ha complicato ancor di più i piani degli operatori di gioco in terra asiatica.
Proprio Ho Iat-seng ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui svela la sofferenza nel prendere la decisione. “Questo è un momento molto difficile per noi, questa decisione era l’unica possibile per garantire il giusto grado di sicurezza per chi vive o si trova in questo momento a Macau“.