Ci sono tanti emblemi in quella che è una evidente crisi nel mercato del gioco in Italia. E uno di questi è senza dubbio quello relativo alle sorti del casinò di Saint Vincent. Una delle capitali italiane del poker, che in questo momento non se la passa affatto bene.
Il Casinò de la Vallee ha ospitato alcuni tra i più importanti eventi transitati dalle nostre parti. Inoltre ha il primato agrodolce di essere l’ultima sede italiana di un tour targato PokerStars. L’Italian Poker Tour del 2016, prima di transitare da Malta, ha fatto capolino proprio in Valle d’Aosta.
E non dimentichiamo che il Casino de la Vallee ha ospitato anche in due edizioni i Campionati Italiani di Poker, che hanno composto l’Italian Poker Team volato a Las Vegas.
Ma dopo quell’estate (l’evento si giocò ad agosto), le cose sono andate a peggiorare in maniera netta. Tanto che sono iniziate a circolare le prime voci relative alle difficoltà in quel di Saint Vincent. Finchè non sono arrivati i numeri, che non sbagliano mai e mettono a nudo i problemi.
I primi debiti di Saint Vincent
All’inizio del 2018, è stato reso noto il bilancio dell’anno precedent, e lì sono iniziati i dolori. Il Casinò de la Vallee di Saint Vincent aveva chiuso il bilancio del 2017 con un passivo di 21 milioni e mezzo. E sono anche iniziati i problemi con i pagamenti e la gestione dei contratti del personale.
Nel frattempo, la Guardia di Finanza aveva avviato un’inchiesta sui finanziamenti ricevuti dalla Regione valdostana. Da allora scattarono i sequestri, anche per alcuni dei dirigenti della società che gestiva il casinò. L’allora procuratore regionale della Corte dei Conti sentenziò: “Il casinò sopravvivrà solo con i finanziamenti della regione“.
Intanto i problemi continuavano nella valle, con l’annuncio della fine del rapporto con 264 dipendenti. Una serie di scioperi avevano guastato l’aria già pesante che si respirava a Saint Vincent. Così, il 2018 iniziato già male si avviava a finire ancora peggio.
Gli ultimi tempi cupi
Il Bilancio del 2018 ha presentato un altro conto assai salato, con un passivo di oltre 18 milioni di euro. Inutile sottolinare che gli eventi di poker live si sono ridotti a tornei di basso rilievo. Ma nel frattempo al Casinò de la Vallee ci si provava ad approcciare in maniera positiva al nuovo anno.
Il 2019, però, iniziava con la mancata approvazione dei bilancio da parte della Regione. Poco dopo il Tribunale di Aosta ha concesso il concordato per il casinò, in cambio di un nuovo piano industriale. Questo avrebbe previsto un taglio dei costi e il rilancio delle attività nelle sale, come riporta Il Sole 24 Ore.
Nel frattempo, però, si leggeva su Gioconews che la Devere chiedeva un risarcimento di 9 milioni. Si tratta della società che gestiva l’organizzazione dei tornei di poker all’interno del casinò. Tuttavia, il bilancio di fine anno si prospetta positivo con una crescita dei ricavi.
E chissà che le carte da poker dei grandi eventi non possano tornare a volare, al Casinò de la Vallee…