In questo 2019 che sta per concludersi, sono state tante le discussioni fuori dal tavolo. E una di queste, che si è ripetuta per mesi, ha una sola parola d’ordine, ovvero re-entry. È stato uno dei termini sui quali si è dibattuto di più, e la cose sembrano sempre più degenerare.
In principio era stato Daniel Negreanu ad aizzare il fuoco della discussione in atto. La sua crociata contro i tornei che consentono di iscriversi una seconda volta è stata forte. E la cosa si è riflettuta anche sul suo circuito di poker live preferito, ovvero le WSOP.
In ogni caso, anche il giocatore canadese è caduto nella sua stessa trappola. Durante il WPT Five Diamond, andato in scena nei giorni scorsi al Bellagio, anche lui ha fatto re-entry. E il popolo del web, non appena lo ha saputo, non ha fatto a meno di farlo notare con toni più o meno coloriti.
Tuttavia, la discussione sui tornei che consentono di rientrare in gioco sta continuando. E a prendere la parola, sempre attraverso i social network, è stato anche Alex Foxen. Il giocatore americano ha da poco trionfato, ma non vuole negarsi un parere sul tema.
Il re-entry aiuta Foxen
Come detto, Foxen ha appena vinto il Main Event del WPT Five Diamond a Las Vegas. Un trionfo che gli ha consentito di portare a casa oltre un milione e mezzo di dollari. In ogni caso, per lui non è stato facile, come ha ammesso lo stesso giocatore in un post pubblicato su Twitter.
“È stata una settimana di poker incredibile, sono stato molto fortunato a vincere. Sono stato sommerso da gente che mi è stata accanto, in particolare Kristen Bicknell che c’è sempre stata. Ho avuto un vantaggio enorme nell’avere una ragazza così al mio fianco. Grazie al WPT per aver organizzato questo grande evento“.
A replicare, anche se non citandolo direttamente, è stato Norman Chad. Una delle voci storiche delle WSOP non ha gradito il modo in cui Foxen è riuscito a vincere. “Si potrebbe celebrare il fatto che, dopo cinque re-entry, al sesto tentativo Alex sia riuscito a costruirsi uno stack tale da portarlo alla vittoria“.
A cercare di stemperare un po’ la situazione è stato Matt Savage. Il tournament director del World Poker Tour si è congratulato pubblicamente con il vincitore. Salvo poi ricordargli, scherzosamente, che il Tournament of Champions al quale si è qualificato non prevede re-entry.
Inoltre Savage, in un tweet successivo, ha ricordato che quattro dei protagonisti del Final Table del Five Diamond non aveva fatto re-entry. La domanda che ci poniamo è la seguente: finirà mai questa discussione, o siamo solo all’inizio?