La Phil Galfond Challenge diventa sempre più avvincente con il passare dei giorni. Anche perchè il primo heads up sta vivendo un momento completamente diverso rispetto alle prime giornate di gioco. L’organizzatore di questa “series” di testa a testa sta infatti rimontando a vista d’occhio su Venividi 1993.
Avevamo lasciato i due contendenti con un distacco sempre più risicato rispetto a quando le ostilità sono riprese. Poco più di due settimane fa, infatti, Phil Galfond aveva ben 900mila euro da recuperare sul suo primo avversario. Venividi, però, forse non ha ancora ripreso a giocare come si deve, visto il suo trend dopo la ripresa.
Phil si è rifatto sotto, portandosi la scorsa settimana a mezzo milione di distacco. L’emorragia per il suo primo sfidante è proseguita, anche se c’è stato un leggero rallentamento nella rimonta di Galfond nel giorno 27. Tuttavia, l’ultimo giorno è stato forse il più critico per Venividi dall’inizio dell’heads up.
Venividi inizia a sanguinare
Il giorno 28 del primo heads up della Phil Galfond Challenge ha infatti cambiato tutto un’altra volta. Venividi1993 era riuscito a rosicchiare qualche migliaio di euro nel giorno precedente. Sembrava che avesse recuperato un po’ di smalto, ma invece ha acceso ancor di più la rabbia dell’organizzatore della Challenge.
Alla fine della giornata, infatti, lo sfidante ha dovuto leccarsi le ferite. Per lui un deficit di quasi 141mila euro e il vantaggio che si è ridotto ancor di più. Dopo 28 giorni di gioco, infatti, ora Galfond si è portato a “soli” 318.895 euro di distacco dal suo primo avversario.
Si sono giocate poco più di 500 mani, e questo amplifica ancor di più la misura della run di Phil. Quasi nello stesso quantitativo di sessioni in cui Venividi1993 ha accumulato quel vantaggio “monster”, infatti, Galfond ha recuperato ben più di metà del disavanzo, risparmiando in proiezione anche una grossa cifra.
Qualora il vantaggio fosse stato ancora netto al termine delle sessioni, infatti, Phil Galfond avrebbe dovuto sborsare altri 200mila euro relativi alle side bet. Ora, invece, sembra quasi che siamo sempre più vicini all’even, dunque al pareggio che farebbe tirare un sospiro di sollievo all’americano.