Inutile girarci intorno: anche per queste feste si giocherà tanto a carte tra una portata e un’altra. Perciò sai bene anche tu che giocherai la tua partita di poker a Natale, in qualsiasi contesto. Scopri chi potresti incontrare al tavolo, in famiglia o tra amici.
La tua partita di poker a Natale
Lo spavaldo
In ogni partita di poker a Natale che si rispetti, c’è la persona che crede di saper giocare alla grande. È uno che crede di essere pronto per i più importanti tavoli del mondo, ma non è così. Al massimo potrebbe permettersi di giocare un torneino al circolo dietro casa.
La sua tenuta al tavolo è quella di uno che ci crede tantissimo in quello che sta facendo. Alle volte questa sua spavalderia lo porta a vincere qualche spiccolo, ma nulla di più. Anche perchè, va bene la voglia di fare e di dimostrare, ma ci sono anche degli avversari dall’altra parte.
Quello che vuole imitare i campioni
Lui è il tipo maniac che sa vita morte e miracoli sui giocatori più forti del mondo. Passa ore a vedere su Youtube le mani che hanno reso celebri Phil Ivey, Tom Dwan e Gus Hansen. È quello che ti scrive su Whatsapp mentre stai lavorando per chiederti un parere su un suo thinking process.
E così, quando inizia la tua partita di poker a Natale, ti sembra che stia arrivando un alieno. Occhiali da sole anche se le luci sono soffuse, Beats alle orecchie e card protector all’ultimo grido. Poi però, le sue velleità si spengono su un bluff mal riuscito che gli fa perdere tutto.
Ma l’ilarità scoppia inesorabile quando, dopo il suddetto bluff, esclama: “Volevo imitare Durrr“…
“Cambiamo gioco?”
Siamo nel bel mezzo di un Sit & Go tra amici, oppure di una partita di poker a Natale in famiglia. C’è chi sta mantenendo un buon ritmo e chi sta vincendo molto. Ma ci sarà sempre la persona che, a un certo punto, si sarà rotta le scatole del Texas Hold’em.
E da qui parte la domanda che genera più discussioni della composizione della Manovra finanziaria. “Giochiamo al poker italiano? Mi diverto di più“. Qui si scatena l’inferno: gente che lo accusa di non saper giocare, gente che lo attacca perchè non vince.
Ma alla fine tutto si risolve, e il poker trionfa su tutto.
Il permaloso
Lo sappiamo tutti che al tavolo, anche durante le feste, troveremo sempre quello che se la prende. Quello che si arrabbia perchè subisce un bluff o perchè il suo avversario lo chiamerà con middle pair fino al river. Il suo atteggiamento al tavolo, come nella vita, non cambierà mai.
E anche quando provi a ripercorrere la mano con lui, cercherà di avere sempre e comunque ragione. Anche quando provi a fargli capire che chiamare con quarta coppia su un board coordinato non è una grande mossa. E alla fine, in un certo senso, ti sta anche bene avere uno così al tavolo.
Quello che non sa le regole
Al suo arrivo nei pressi del tavolo da gioco, lo riconosci subito per una domanda: “Come giochiamo?“. Inizialmente potresti credere che non sappia se si giocherà a Texas Hold’em oppure a Omaha. Ma la sua domanda è molto meno tecnica di quanto tu possa realmente pensare.
Magari è quel genere di persona che inviti perchè nessuno poteva venire a giocare. Ma veramente nessuno. E allora stai lì, a cercare di fargli capire (soprattutto nelle prime mani) la questione dei punteggi e così via. E siccome la fortuna del principiante vince sempre su tutto, lo vedrai vincere e pavoneggiarsi di essere forte.
Ma anche tu sai che non è così…