La morte di Kobe Bryant è una di quelle in grado di andare al di là dai confini sportivi. La ex stella della NBA si è spenta domenica in seguito a un drammatico incidente in elicottero. La figlia di 13 anni è tra le vittime dello schianto, avvenuto tra le colline nei dintorni di Los Angeles.
E anche il mondo del poker ha voluto partecipare al cordoglio per una notizia terribile. Alcuni tra i giocatori più conosciuti al mondo hanno voluto rendere omaggio a una vera icona dello sport. Pur non essendosi mai avvicinato – almeno in pubblico – al poker, Bryant era molto amato.
Sono stati tanti i messaggi che, fin dai minuti successivi alla notizia, hanno riguardato Kobe Bryant. Tra Twitter, Facebook e tutti gli altri social network, è stata una vera e propria corsa. Non sono mancati messaggi strazianti, anche da parte di giocatori che non lo conoscevano di persona.
Il poker ricorda Kobe Bryant
A quest’ultima categoria appartiene Daniel Negreanu, che su Twitter ha espresso un dolore enorme. “Non ho mai incontrato Kobe Bryant, ma ho pianto per lui e per la sua famiglia. Come se fossi vittima di un incantesimo. Se n’è andato troppo presto. Era amato fortemente da tutto il mondo. Riposi in pace“.
Anche Allen Kessler è tornato a twittare, nonostante abbia deciso di non farlo più per un po’. In primis ha postato un articolo del New York Post, con il consueto messaggio di cordoglio. Dopodichè ha mostrato la foto dell’esterno del Seminole Hard Rock Hollywood, colorato di giallo e viola in onore di Kobe.
Non sono mancati i pareri autorevoli di due tra i più importanti vlogger di poker al mondo. Doug Polk ha scritto: “La morte di Kobe Bryant mi abbia colpito così tanto. Crescendo in California guardavo giocare i Lakers da bambino e amavo il suo stile. Mi fa male perchè ha rafforzato il concetto per cui puoi smettere di vivere in qualsiasi momento. Dobbiamo apprezzare la nostra vita“.
Dopodichè anche Joey Ingram ha ricordato l’ex cestista, invitando i suoi followers a godersi ogni momento. “Bisogna vivere al massimo, la vita è troppo breve per avere atteggiamenti negativi. Bisogna darsi da fare, bisogna andare avanti. Portare un piede davanti all’altro, sorridere e muoversi“.
“Gli ultimi post di Kobe – prosegue Ingram – lo vedono incoraggiare qualcuno. È una cosa molto rara al giorno d’oggi. So come ci si sente quando persone che rispetto fanno lo stesso con me. Questo è il più grande insegnamento che ho carpito ogni volta che sentivo parlare Kobe“.