Las Vegas, la fine del lockdown è ancora molto lontana
Potrebbe essere ancora molto lunga la strada verso la normalità in quel di Las Vegas. L’emergenza Coronavirus non ha risparmiato la Mecca del poker, che come abbiamo visto ha fatto chiudere tutti i locali della Strip. Ma il periodo di lockdown nella località del Nevada potrebbe essere ancora lontano dalla sua conclusione.
A lasciarlo intendere è Alan Feldman, che ha parlato con i colleghi del Las Vegas Review Journal. La folla attorno ai casinò e agli strip club sembra essere un ricordo lontano, anche se appena sei settimane fa la vita proseguiva regolarmente. Tuttavia, questa potrebbe essere solo la punta di un iceberg per la città americana.
Feldman, che lavora per la UNLV’s International Gaming Institute, ha fatto capire che bisognerà stringere i denti ancora per un po’. Il semaforo verde è ancora lontano, e per il momento a tenere compagnia agli abitanti di Las Vegas è solo il canto degli uccelli. “La possibilità che tutto possa riaprire è ancora molto lontana dal concretizzarsi“, ha dichiarato.
La Strip resta ferma
“Credo che tutti i cittadini del Nevada – ha dichiarato Feldman – debbano realizzare che si tratta di un lungo periodo di attesa. La normalità alla quale siamo stati abituati nella prima parte di quest’anno è ormai lontana. Non escludo che per tutto il prossimo anno sia necessario mantenere le distanze che ci sono state prescritte“.
Niente verrà dunque riaperto finchè non arriveranno delle specifiche indicazioni dagli ufficiali di Stato e dalla Sanità. Ma nel frattempo, c’è chi invoca il buon senso nei confronti degli addetti ai lavori e vorrebbe che ci fosse una lenta e graduale riapertura. Anche perchè il Nevada è uno degli Stati americani con il tasso di contagio e di letalità più basso.
Il senatore Jacky Rosen ha dichiarato: “Il Nevada è uno degil Stati in cui l’economia è stata colpita in maniera più dura. Siamo in crisi ma dobbiamo lavorare tutti insieme, più uniti che mai. Non dobbiamo solo sconfiggere la pandemia, ma pensare a come rientrare non appena tutto sarà finito o tornato a una certa normalità“.
Niente WSOP?
A questo punto, appare molto lontana anche la possibilità che le WSOP 2020 possano disputarsi nei tempi stabiliti da calendario. Mancano ormai meno di quaranta giorni alla tanto attesa data del 26 maggio, quella di inizio dei mondiali. Mancano ancora le comunicazioni, anch’esse molto attese, da parte degli organizzatori.
Da parte di Seth Palansky e degli altri vertici delle WSOP e del Rio Casino per il momento tutto tace. Tuttavia, considerando il pessimismo espresso da Feldman e la conta sempre più drammatica di morti e contagiati negli Stati Uniti, appare assai improbabile che le World Series of Poker ci terranno compagnia nella prossima estate.