Tom Dwan è un giocatore che è sempre stato imprevedibile e bizzarro, al tavolo da poker e non solo. Al momento di giocare le sue mosse sono sempre da tenere in estrema attenzione, anche perchè fa fatica a stare fermo. Lontano dal tavolo le sue azioni e le sue dichiarazioni fanno sempre discutere per forma e contenuti.
E anche nell’ultimo caso, le cose non sono cambiate più di tanto. Durrrr è tornato in azione durante l’ultima puntata del Poker After Dark, format che sta tornando in auge negli Stati Uniti. L’episodio in cui è stato invitato era quello dedicato ai più grandi di sempre, con qualche eccezione come l’ex cestista NBA Paul Pierce.
Ma l’occasione di avere un personaggio come Tom Dwan era troppo ghiotta per non interrogarlo. E così il noto giocatore americano si è prestato ai microfoni di Poker Central, per fare il punto sullo stato di salute del poker su scala mondiale. La risposta di Dwan è stata, come sempre, pungente ma esaustiva.
“Occorre che si faccia qualcosa per gestire al meglio le dinamiche tra i giocatori regular, altrimenti il poker diventerà un gioco piatto – ha dichiarato Dwan – . Bisogna fare delle modifiche per non trasformare il poker negli scacchi. E bisogna farlo in fretta, perchè stiamo prendendo quella direzione“.
La questione sollevata da Dwan ha radici ben chiare e riguarda il rapporto tra i regular e gli occasionali. Secondo Durrrr, questi ultimi rischiano di essere tagliati fuori dagli eventi più importanti. Di contro, i “top player” avranno sempre un occhio di riguardo nell’organizzazione e nella disputa degli eventi più importanti.
Per questo motivo, il giocatore del New Jersey propone una specie di riforma per restituire appeal al poker. E si spiega così: “Bisogna escogitare qualcosa per rendere nuovamente eccitante questo gioco. Se non succederà, rimarremo in pochi a giocare. Resteremo i più bravi, ma circoleranno molti meno soldi“.
E se lo dice Durrrr….