LAS VEGAS (PKF News) – Un sogno che è diventato realtà.
Questa l’estrema sintesi della favola vissuta da David Bravin con l’Italian Poker Team ai Campionati del Mondo di Las vegas nel 2014.
Quando manca ormai poco alla partenza dell’agguerrito Italian Poker Team 2017 che si cimenterà nelle immense poker room del Rio di Las Vegas, nei 5 anni in cui la macchina organizzativa delle “Italian Series Of Poker” ha portato la propria squadra a giocare con il gotha del poker mondiale, il 2014 resta tutt’ora la trasferta che più di tutte ha lasciato il segno.
Si, perché quello fu l’anno in cui tutti gli appassionati di poker dello Stivale seguirono, tifando nei modi più disparati, la cavalcata di David Bravin che dopo 3 giorni di gran poker centrò uno storico tavolo finale poi concluso in 6° posizione per un “in the money” che gli fruttò 105.185$.
Nel 2014 l’Italian Poker Team si presentò in quel di Las Vegas per giocare l’evento #60 con una compagine, tra “titolari” e “friends” formata da 16 rounders capitanati dal “Player Of The Year” Fabio Lupinetti.
Oltre al romano infatti presero parte alla spedizione azzurra Cristian Viali, Roberto Ricciotti, Fortunato Festa, Paolino Virciglio, Enrico Mosca, Luigi Annis, Matteo Primiano (compagno di stanza di David), Roby Musu, Valerio Coccioni, Alessio Pillon, Max Greco, Mario Albanese, Manlio Gasparotto, Roberto Godina e, appunto, David Bravin che riuscì a strappare il pass per l’Italian Poker Team grazie al Dex Special Vegas disputato nella poker room slovena del Perla di Nova Gorica.
Dopo la chiusura della late registration nel Day1 sono 2.563 i buyin staccati alle casse del Rio di Las Vegas e alla chiusura delle buste, su un avg. di 37.000, sono ancora in 296 a dare la caccia quantomeno all’in the money che premierà 270 giocatori.
Nel field, per l’Italian Poker Team approdano al Day2 Cristian Viali, David Bravin, entrambi con stack intorno ai 65.000 e Roberto Godina, più short con 35.000.
Nel Day2 poco dopo lo shuffle up and deal è già tempo di giocare “hand for hand”.
Una volta scoppiata la bolla David prende coraggio e inizia ad accumulare uno stack importante grazie anche ad alcuni bluff andati a segno.
Il suo Day2 termina con 24 giocatori left con l’azzurro capace di imbustare la bellezza di 693.000 chips che gli valgono il 5° posto nel chipcount generale.
Intervista esclusiva a David Bravin pochi minuti dopo la fine del Day2
Nel Day3 l’inizio dell’azzurro è di quelli da incorniciare visto che dopo pochi spot alza i Kappa e fa subito il primo player out di giornata.
Con la curva azzurra sugli spalti dell’Amazon room a incitare David ad ogni mano, Bravin resta saldamente nei piani alti del count fino alla composizione del tavolo finale a 10 giocatori.
A 6 left invece è il momento della verità con David che si gioca (giustamente) il lancio di moneta più importante della “carriera”: purtroppo il suo AK non trova il necessario aiuto dal board vs QQ del rivale lasciando David con una manciata di chips.
Un paio di mani più tardi e la fantastica avventura di David finisce in quella 6° posizione che a caldo lascia un po’ di amaro in bocca, ma che a mente fredda regala a David (e a tutti quelli che hanno tifato per lui) delle indelebili istantanee che resteranno impresse non solo nella storia griffata ISOP.
Le parole (con un pizzico di amarezza per quello che sarebbe potuto essere) di David pochi minuti dopo il Tavolo Finale ai Campionati del Mondo di Poker nel 2014