Sembra ieri quando tutti noi abbiamo fatto levatacce per fare il tifo per Dario Sammartino. La sua cavalcata trionfale al Main Event delle World Series of Poker ci hanno fatto impazzire. Purtroppo è arrivata la beffa, l’uscita di scena in heads up e il trionfo del tedesco Ensan.
Questa volta, però, niente levatacce per noi ma un grande trionfo per il giocatore campano. Dario Sammartino, infatti, in un certo senso si è tolto un bel sassolino dalle scarpe. E per lui è arrivata la conquista di un titolo che potrebbe essere visto come una specie di Mondiale.
Nelle sue mani, infatti, è finito l’evento 57-H delle World Championship of Online Poker. Le celebri WCOOP organizzate ogni anno da PokerStars ora possono annoverare nell’albo d’oro il nostro Sammartino. Il suo nickname Secret_Mod3 è dunque tra i titolari di un titolo nel circuito più importante del dot com.
Dario Sammartino ha vinto il Progressive KO High Roller 8-Max, torneo tra i più attesi. Tra le altre cose, l’azzurro ha vinto l’evento in modalità High, ovvero con il buy-in più alto. Questo grazie alla nuova suddivisione introdotta da PokerStars già da un paio di anni.
L’evento 57-H delle WCOOP ha visto la partecipazione di ben 116 giocatori. Tra questi, in 32 hanno fatto ricorso al re-entry, per un montepremi complessivo di quasi un milione e mezzo di dollari. Da qui è derivata la perfetta suddivisione tra montepremi puro e le tanto bramate taglie.
Dario Sammartino è riuscito a portare a casa circa 370mila dollari oltre al titolo mondiale. A far riflettere il fatto che l’ammontare delle taglie ha superato il valore della prima moneta. Quest’ultima ha dato a Dario oltre 155mila dollari, contro gli oltre 215mila ottenuti eliminando avversari.
Per la cronaca, ad arrendersi in heads up è stato il cinese con il nickname huang33. Per lui c’è una seconda moneta da poco più di 120mila dollari, senza tenere in considerazione le taglie. Ma il tavolo finale di questo evento WCOOP era davvero ricco di grandi giocatori.
Da David Peters a Simon Ronnow, passsando per Johannes Korsar, Connor Drinan e Rafael Moraes. Tutti messi in riga dal nostro Dario Sammartino, il quale si è tolto di dosso la pressione data dall’aver perso all’ultima curva l’occasione di una vita.
Cos’altro dire se non un gigantesco VGG al nostro grande Dario?