Tutte le nazioni stanno prendendo provvedimenti in costante aggiornamento per combattere l’emergenza Coronavirus. Locali chiusi, circolazione ridotta allo stretto necessario e anche i casinò si adeguano. Come il King’s Casino di Rozvadov, che ha annunciato una data molto lontana nel tempo prima della sua riapertura.
Il casinò di proprietà di Leon Tsouernik è stato uno dei primi a reagire alla minaccia proveniente dalla Cina. Aveva destato scalpore la decisione, presa alla fine di febbraio, di bandire i locali ai giocatori provenienti dall’Italia. Una mossa all’apparenza forte, ma che non ha fatto altro che anticipare ogni processo di lockdown.
Ma nel frattempo, il King’s Casino di Rozvadov si muove per evitare un rientro con rischio di contagio. E così è arrivato il comunicato, in cui si legge la data di riapertura delle poker room e degli altri locali. Si ripartirà dal prossimo 1° settembre, data abbastanza pessimistica in merito alla cessazione di ogni contagio da Coronavirus.
Rozvadov rimandato a settembre
Nel comunicato diffuso dal casinò ceco, si leggono le motivazioni sono valide e ligie al dovere e alle regole. Si parla di un accordo con il Governo della Repubblica Ceca in base alle ultime restrizioni imposte. Da qui la decisione di prendere ogni contromisura possibile per evitare problemi che alla lunga potrebbero peggiorare.
“King’s Resort, King’s Casino Prague e Casino Admiral Rozvadov si scusano per tutti gli inconvenienti causati – si legge – . Queste misure possono aver causato non pochi disagi nei giocatori e negli operatori. Vi invitiamo a leggere i nostri profili social per avere ulteriori informazioni“.
Da qui la decisione di rinviare la riapertura al prossimo 1° settembre. E nel frattempo, il comitato dedicato alle emergenze in Repubblica Ceca è stato molto vago sulla ripartenza del Paese. Si parla di un lockdown che potrebbe durare per diversi mesi, addirittura sei secondo le più pessimistiche visioni.
Tra le altre cose, nei giorni scorsi era stato Leon Tsoukernik a far capire che le WSOP Europe sarebbero state la prima rassegna di poker live a giocarsi dopo la fine del lockdown mondiale. Può essere questo un indizio anche sulla disputa delle World Series of Poker estive di Las Vegas?