Flavio Ferrari Zumbini è un personaggio che ha saputo farsi amare e apprezzare nell’ambiente del poker live italiano. Ci ricordiamo di lui per le presenze nei più importanti appuntamenti giocati nei casinò e nelle poker room di casa nostra. Ma anche per aver prestato la voce e il volto alla compianta Poker Italia 24. Una presenza che si è poi sfumata con il passare degli anni.
Ultimamente, infatti, Flavio ha deciso di allentare la presa con il poker, sia live che online. da qui la decisione, forse la più importante della sua vita, ovvero quella di iniziare a girare il mondo. Non più per accomodarsi ai tavoli dei casinò con le carte in mano e le chips davanti, ma per puro spirito di avventura e di conoscenza. Una bella avventura che continua ancora oggi.
La nuova vita di Flavio Ferrari Zumbini
Flavio Ferrari Zumbini ne ha parlato in un’intervista rilasciata per Repubblica. Ma prima di tutto, ha spiegato come è nato l’amore per il poker: “A 25 anni lavoravo già a Lussemburgo. Esperienza bellissima, per carità, ma la sera mi annoiavo terribilmente. E così, vivendo da solo, con il computer mi sono avvicinato al poker online. Cominciai a giocare con assiduità e metodo, a vincere i primi tornei. A un certo punto ho capito che questo gioco poteva farmi guadagnare parecchio“.
Ma allo stesso modo in cui è nato, questo amore è svanito. FFZ ne parla in questi termini: “Come tutte le passioni, prima o poi cominci a stufarti“. Così è scattata una nuova idea nella sua testa: “Io ho sempre sognato di girare il mondo, a un certo punto ho deciso di mollare tutto e di partire. Doveva essere un anno sabbatico dal poker , sono diventati nove. Mi ha fermato solo il coronavirus, ma nemmeno per così tanto tempo“.
Tante difficoltà per un record
L’obiettivo era chiaro: attraversare ancora 43 nazioni e ottenere un record già ottenuto da altri due italiani. Durante la pandemia non è stato semplice, ma ci sono stati anche altri episodi: “In tutti questi anni sono stato derubato, picchiato, ho preso la malaria, mi sono dovuto fingere missionario o consulente petrolifero. Insomma, i problemi sono stati tantissimi ma ne valeva la pena“.
In conclusione Flavio Ferrari Zumbini ha fatto capire chiaramente di non volersi fermare. Per lui, infatti, il mondo è un posto da scoprire e conoscere giorno dopo giorno: “Ci sono 25 mila isole in mezzo al Pacifico, tanto per dirne una. E poi i posti cambiano, magari torno in Nuova Papuasia tra vent’anni e la riscopro completamente diversa da quando l’ho conosciuta. Non si finisce mai di imparare“.