Il periodo del Coronavirus sta cambiando le vite di tutti, compresi i giocatori di poker. Federico Petruzzelli è uno di questi, e direttamente dalla sua Siracusa anche lui si sta dando da fare. Lo abbiamo sentito anche in un periodo particolare per il poker online, che sta vivendo un periodo a dir poco florido.
In esclusiva per PokerFactor ha parlato il grinder siciliano, reduce anche da una bella affermazione a inizio marzo alle Carnival Series. Con lui abbiamo parlato anche del cuore d’oro svelato dai colleghi pokeristi, in primis da Dario Sammartino. Ma era inevitabile toccare il tema del boom che si sta registrando nelle piattaforme online.
A tutto Petruzzelli
“La situazione Coronavirus la sto vivendo un po’ come tutti – ha dichiarato Petruzzelli ai nostri microfoni – . Sono chiuso a casa con mia moglie e la bimba. Esco personalmente per fare la spesa una volta la settimana circa. Spero che lo facciano tutti ed in tutto il mondo per mettere fine il prima possibile a questa brutta storia“.
Dunque si rimane a casa, ma non sempre per giocare a poker, come rivela Federico. Il siracusano si è però reso conto di quanto sia cresciuta la partecipazione nelle poker room online. E lui stesso ci ha svelato che le sue abitudini da grinder non sono cambiate, a fronte di un field molto più ricco.
“Sì, ovviamente mi sono reso conto del boom online in questo periodo su Pokerstars – ci ha svelato il siciliano – . Essendo comunque molto pigro continua a mantenere i miei ritmi, a volte gioco il Night on Stars dal tablet. Altre volte invece mi siedo al PC e gioco tutto il palinsesto. Molto più spesso, però, opto per la prima opzione (ride, ndr)”.
Ma la domanda, per un regular, è quasi obbligatoria: meglio un field ristretto come sempre, o più ricco come in questi giorni? Federico Petruzzelli risponde così: “Beh, è chiaro che la varianza è aumentata visti i numeri di iscrizioni ai vari tornei nell’ultimo periodo. Ma credo che chi vive di poker è più che “felice” di giocare un palinsesto corposo come quello di adesso. Io come vi ho già detto, sono molto pigro, preferisco giocare qualcosina dal mio tablet“.
Poker e solidarietà
Il tema della solidarietà è diventato molto frequente nel poker in salsa italica. Abbiamo visto cosa ha fatto e sta tuttora facendo Dario Sammartino. A Federico abbiamo chiesto un parere, che ovviamente spende parole di elogio per il campione azzurro: “Ho seguito con attenzione quello che Dario ha fatto. Non avevo dubbi, quando si è campioni lo si è prima di tutto nella vita e poi, nella propria disciplina“.
E in merito alla proposta Charity Series, il siciliano dice la sua: “Mi auguro si possa fare il prima possibile. Potrebbe essere anche un modo per farci conoscere, dimostrare che il poker sportivo non è quello che tanti pensano. E poi, principalmente, aiutare il più possibile chi ne ha di bisogno è un gesto che TUTTI dovremmo fare“.