Entra sempre più nel vivo il primo grande evento di poker live in programma nel 2020. Stiamo parlando ovviamente dell’Aussie Millions, torneo che di fatto apre la stagione. E le risposte sul piano dei giocatori iscritti sono state positive, nonostante i problemi che affliggono l’Australia.
La “terra dei canguri” è infatti falcidiata dagli incendi che stanno distruggendo un Paese intero. Per fortuna la stessa organizzazione dell’evento ha deciso di muoversi per dimostrare appoggio. Così il Crown Resort, società che gestisce anche la struttura di Melbourne dove si gioca il torneo, ha effettuato una donazione.
Ma per i giocatori che hanno deciso di attraversare il pianeta, l’obiettivo è solo vincere. Così il Main Event è stato uno dei più affollati della storia targata Aussie Millions. Dei numeri parleremo a breve, in ogni caso la risposta dei giocatori è stata a dir poco incoraggiante.
Aussie Millions (quasi) da record
A conti fatti, dopo la fine del Day 2, è stato anche sfiorato il record di entries nel Main Event. Sono infatti 820 i giocatori che hanno sborsato i 10.300 dollari australiani per partecipare. Come detto, il primato è stato appena lambito, visto che nel 2018 le entries sono state 822.
Lo spettacolo è dunque garantito, anche in vista di un Day 3 che si prevede pirotecnico. Se non altro perchè sono anche tanti i giocatori di spessore che si promettono battaglia. Tra questi spicca senza dubbio Bryn Kenney, uno dei principali protagonisti del 2018 e ancora schierato ai tavoli.
Sui 160 giocatori che hanno superato il Day 2, Kenney si trova esattamente a metà del field. A guidare il chipcount ci pensa il padrone di casa Jordan Tentori, che ha imbustato 439.700 chip. A completare il podio ci pensano Shao Liu e Terence Clee, rispettivamente con 410.000 e 389.300 gettoni imbustati.
Ma non c’è solo Bryn Kenney tra le stelle ancora schierate nel Main Event Aussie Millions. In top ten, ad esempio, troviamo Fabian Quoss e Jeff Madsen, che sono rispettivamente in quarta e quinta posizione. Ancora dentro anche Kahle Burns, il grande beffato nella corsa al GPI Player of the Year 2019.
Occhio anche a Jack Salter e Ben Lamb, quest’ultimo pronto a rientrare in bello stile. Ma attenzione anche a Steve O’Dwyer e al suo inseparabile mango, oltre che a Tony G.