Ti è mai capitato di giocare un torneo praticamente per caso, o comunque senza averlo programmato? C’è qualcuno al quale è successa questa cosa, senza prevedere il clamoroso finale. Questa persona si chiama Anton Suarez e ha fatto qualcosa che entrerà nella storia del poker.
Il giocatore di origini iberiche, ma di passaporto svedese, si trovava in quel di Nottingham. Entrando al Dusk Till Dawn Casino della città inglese voleva giocare un po’ a poker. In particolare, nelle sue intenzioni iniziali c’era il fatto di farsi una breve sessione di cash game.
Quando a un certo punto ha pagato 500 sterline per sedersi a un tavolo presente nella struttura. Quello che Anton Suarez non sapeva è che non si era seduto a un tavolo di cash game. La sua reale destinazione è stata un evento satellite per lo UK Millions targato Partypoker.
E alla fine dei discorsi, dopo aver conquistato il ticket, il giocatore di nazionalità svedese ha anche vinto l’evento. Così è riuscito a mettersi in tasca il milione di dollari più casuale mai vinto da un giocatore di poker.
La storia di Anton Suarez
È stato lui stesso a raccontare la clamorosa storia, dopo la fine del Main Event da 10.300 sterline. Suarez si è accorto che i tavoli di cash game, nonostante l’evento in corso, non partivano. Così, per non rendere vana la sua capatina al casinò, ha deciso di giocare il satellite.
E per un giocatore che vantava 228mila dollari di vincite, 500 sterline non sono poi così tante. E così, Anton ha giocato questo satellite e ha portato a casa il ticket per il Main Event. Un torneo che lo ha visto protagonista, ma di cui il ragazzo non era al corrente almeno in principio.
Nel Final Day di questo UK Millions si sono presentati alcuni giocatori di grosso spessore. Come Ludovic Geilich, che si è però dovuto arrendere a pochi passi dal tavolo finale a otto. Una volta composto il Final Table, è uscita subito di scena anche Maria Lampropoulos.
Man mano il plotoncino che dava la caccia al milione si sfilacciava, con Suarez ancora dentro. Finchè non si è giocato l’heads up, che ha opposto lo svedese al tedesco Christian Rudolph. Ma come tutte le favole che si rispettino, anche questa ha avuto il suo lieto fine.