Nome
Paolo
Cognome
Rondina
Città/Nazione
Noale/Italia
Specialità
MTT Live
Il tuo “motto” è…?
Ottenere sempre l’head’s up preflop
Per te il poker è…?
Sociologia e statistica
Che tipo di giocatore sei?
Tight Aggressive.
No, dai, più spesso LAG.
Mano preferita?
23s
Giocatore preferito?
Mustapha Kanit
Il giocatore più forte contro cui hai giocato?
Paolo Fantini
Una tua qualità al tavolo?
Ascolto molto i miei avversari e cerco di osservare ogni loro comportamento/tell.
Un aspetto che invece devi migliorare?
Evitare hero call e le mono letture.
Cosa ti piace del poker?
Il fatto che nel poker live vedi che quasi sempre il gioco rispetta la personalità extra poker.
Cosa invece non sopporti?
Giocate passive con poco senso e che a volte vengono premiate dalla fortuna.
Il momento più emozionante da quando giochi?
Lo “shuffle up and deal” all’evento #56 delle Wsop (quello giocato dall’Italian Poker Team, n.d.r.).
Quello invece più negativo?
Quando sono andato rotto per i massimi in un casinò della California mentre ero studente in Erasmus all’UCI di Irvine.
Un aneddoto che ti è rimasto impresso da quando hai iniziato a giocare?
Il realizzarsi del detto “one chip, one chair” ad una sessione cash durante i primi anni in cui giocavo.
Credo di aver avuto più o meno 19 anni e sono passato dall’avere 1€ a chiudere con un profit di +600€.
Il ricordo più bello delle Wsop?
Aver fatto una foto con Samantha Abernathy mentre la mia mano era pesantemente appoggiata al suo sedere.
Se ti dico ISOP, cosa ti viene in mente?
Un bellissimo Campionato di poker sportivo con un’ottima struttura, ma soprattutto un progetto di squadra per legittimare una presenza italiana ufficiale ad eventi internazionali come sono le Wsop.
Ma perché non provare a portare il Team anche in altri circuiti come WPT, EPT e Aussie Million?
Obiettivi pokeristici futuri?
Braccialetto alle Wsop, possibilmente nel PL OMAHA.