Questo anno l’Italian Poker Team non lascia il segno nelle varianti: Angelo Manlio Pavan dopo una giornata di montagne russe, si trova short con J-4-3-X in all in su flop J-6-5, ma un giocatore rilancia e un altro chiama, mettendo in allerta l’azzurro.
Al river esce un 2 che fa chiudere scala a Pavan, ma anche colore a uno degli avversari, e Angelo esce dal torneo.
L’inizio non sembra molto positivo neanche al $1.500 The Closer dove è schierata la maggior parte degli azzurri:
- Santo Puglisi riceve solo 3-X come starting hand, finché un 6-6 lo convince ad andare all in, incappando in un avversario che chiama con 10-8 e pesca il 10. Player Out.
- Max Cordeschi perde con un’overpair contro un set e poi colore nuts contro scala colore, ma è ancora in corsa.
- Augusto Baruffi in poche mani dall’inizio si trova già sotto di 50 blinds, e chiude alla prima pausa con 38.000
- Aristide Montanera chiude full al flop, va ai resti contro il K-K di un avversario… che pesca K river.
- Carlo Medda apre 1.200 con K-K, 3-bet dell’avversario a 3.000, 4-bet 13.000, all in e call, e il A-Q dell’avversario trova un asso a faccetta. Scende a 25.000.
Ma non disperiamo! Finché i nostri alfieri sono seduti, tutto è ancora da scrivere!
Franco Scaccia per esempio galleggia attorno allo stack iniziale, mentre Wissam Ouertani ha perso un po’ ma nulla di troppo grave.
Soprattutto il capitano Lorenzo Montanera vola oltre 105.000! Rilancia preflop con 10♣9♣ per chiamare la 3-bet dell’avversario e scoprire il flop J-8-2 rainbow. Oppo va in continuation bet, call di Montanera. L’azione si freeza al turn K, check check, e al 7 river Montanera overbetta con la sua scala, portando l’avversario al call-muck.