Arrivati al tavolo 10 troviamo uno di fronte all’altro Andrea Dato e Marco Poccia, entrambi con un buono stack di oltre 100.000.
Dato ci racconta di essere salito a 110.000 con niente meno che un quads vs. full house! Andrea gioca con 2-2 su board 2-2-J e le cose già si fanno interessanti, poi al turn esce un 5 e l’avversario ha 5-5… impossibile salvarsi!
Poccia invece a 128.000, ma la mano che ci racconta in effetti lo ha accorciato. Apre da HJ A-6s e trova il call di un reg austriaco dal bottone (questa al primo livello di giornata a 400/800). Il flop è A-T-8 per una top pair più doppio backdoor, sufficiente per una continuation bet 1/3 pot.
Dopo il call dell’austriaco cade un 9 che apre anche il progetto di colore, Poccia sceglie di checkare e l’avversario punta 10k su un pot di 9k rimanendo con 31k dietro. Chiama Poccia per vedere il 7 al river che chiude la scala bassa, ma non il colore. L’avversario punta 30.500, e dopo un tank di 10 minuti, Poccia a malincuore getta nel muck.