Omaha Poker, non solo una variante del poker ma una vera e propria passione sbocciata tra i players italiani. Come spesso accade per quanto riguarda le nuove “mode” del poker, il boom è partito ancora una volta dagli Stati Uniti. Ma alla fine anche nel nostro Paese ci siamo innamorati di questa variante molto interessante.
Ce ne accorgiamo naturalmente nelle room online, in cui la presenza di tornei – e di tavoli di cash game – dedicati all’Omaha è crescente anno dopo anno. Ma anche gli eventi live presentano spesso e volentieri tornei per la variante a quattro carte. Alcuni esempi sono quelli degli schedule di ISOP Season e dei Campionati Italiani di Poker.
Omaha Poker, che passione!
Come si legge anche sulla “bio” di Wikipedia dedicata a questo gioco, l’Omaha Poker è un gioco derivato dal Texas Hold’em. Le regole sono praticamente le stesse se non per due eccezioni. La prima, nonchè la più evidente, riguarda ovviamente la presenza di quattro carte coperte a disposizione del singolo giocatore. La seconda è una coseguenza, ovvero il fatto che ogni giocatore potrà usare solo due delle proprie quattro carte.
L’Omaha si gioca prevalentemente in modalità Pot Limit. Questo vuol dire in sostanza poche cose, ma significative. La prima è che raramente vedremo degli all in preflop, in quanto c’è un tetto massimo di rilanci che, specialmente in early stage nei tornei, consente un gioco abbastanza profondo. La seconda è che si può puntare o rilanciare secondo il pot: lì toccherà al dealer quantificare l’entità della puntata.
Quali sono le mani migliori
Ma quali sono le mani migliori di partenza nell’Omaha Poker? Trattandosi di una variante in cui si hanno a disposizione quattro carte, naturalmente tutto dipende da come si evolve il board. In ogni caso ci sentiamo di dire che, essendo un gioco in cui proprio le carte comuni fanno tanto, è sempre meglio avere due carte per ciascun seme. E se possibile avere le carte più alte del lotto.
Ciò vuol dire che avere in mano quattro Assi o quattro Re deve indurti a foldare, magari anche preflop. Decisamente meglio avere A-A-K-K, con due semi: dunque, per capirci, Asso e Re di cuori e l’altro Asso e l’altro Re di picche. Di fatto hai due coppie alte – le più alte a disposizione preflop – e soprattutto carte suited per cercare il colore o magari la scala massima.
Da non sottovalutare altre combo con quattro carte diverse, ma magari con due “coppie” di carte suited. Facciamo anche in questo caso un esempio: J-10-9-8 con Jack e Nove di fiori e Jack e Otto di quadri. In questo caso il valore atteso (EV) è forse più alto dell’esempio precedente, in quanto hai a disposizione carte che legano con un numero maggiore di board.
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