I giocatori di poker sanno tirare fuori il loro cuore d’oro. E l’iniziativa svelata questa settimana da Dario Sammartino è senza dubbio una delle più lodevoli. Con la nascita e l’avvio dell’attività della Onlus Equilibrium, il vice-campione del mondo delle WSOP 2019 ha voluto svegliare le coscienze di giocatori e appassionati.
Tutto è cominciato con un post, in cui Dario comunicava la prima attività intrapresa dalla sua nuova fondazione. Una raccolta fondi con un primo obiettivo da 500mila euro in favore dell’ospedale Cotugno di Napoli. E in esclusiva per Pokerfactor.org, Dario Sammartino ci ha svelato che la forte “matrice campana” della fondazione ha fatto sì che tutto avesse inizio proprio da Napoli.
Equilibrium parte da Napoli
“Molte persone che lavorano a Equilibrium sono del posto – ha dichiarato Dario – , sono molto sensibili e la prima idea è stata quella di contattare il direttore dell’ospedale. Non c’è ancora un’emergenza vera e propria, ma potrebbe esserci nel giro di pochi giorni, perché i casi stanno aumentando anche se la curva sta rallentando“.
Sammartino ha svelato che la cifra di cui si parla sul post non è altro che un punto di partenza. Anche perché c’è un obiettivo ancor più grande da raggiungere per il nosocomio partenopeo. “Servono più posti in terapia intensiva, ne avevano già acquistati una trentina ma ne serviranno altri in caso di emergenza. L’obiettivo iniziale era la soglia dei 500mila euro perchè un posto in terapia intensiva ne costa cira 30mila. L’obiettivo vero è di arrivare a un milione per garantirne trenta. Io, Marcello e Luigi abbiamo fatto la prima donazione da 100mila euro“.
Ma come e dove nasce l’idea di avviare questa Onlus? Dario Sammartino ci ha spiegato quando tutto è cominciato, con l’emergenza Coronavirus che ha dato la spinta decisiva per far partire tutto. “Equilibrium nasce come un’idea, che è quella di dare in modo disinteressato, senza aspettarsi nulla in campo. L’idea c’era già da tempo, si stava cercando un momento buono per lanciarlo. Ma viste le condizioni in cui versa l’Italia abbiamo deciso di affrettare il processo e lanciare il sito prima possibile per raccogliere i primi soldi e lanciare delle cause. Come quella che abbiamo preso in carico con l’ospedale Cotugno di Napoli“.
Il legame con Alec Torelli
Come ben sappiamo, Dario non è da solo in questa avventura chiamata Equilibrium. E allora è lui stesso a elencarci gli amici con cui ha fatto partire tutto, e con i quali sta gestendo la situazione nel migliore dei modi. “Gli altri amici che ho coinvolto sono i co-fondatori. Marcello Marigliano è un giocatore di poker, lo ricordiamo tutti soprattutto per un heads-up mitico contro Tom Dwan. Luigi Serricchio è l’altro socio. La parte della comunicazione è affidata a Stefano Atzei, la parte del marketing ad Alessio Aurino, dello sviluppo del sito se ne occupa Gianni Becconcini“.
Equilibrium sta partendo con una bella opera di bene in favore dell’ospedale Cotugno di Napoli. Ma c’è già un secondo progetto che verrà sposato dalla Onlus. Dario Sammartino ci ha parlato di un’altra raccolta fondi alla quale proverà a dare, insieme ai donatori, il suo contributo. “Sposeremo altre cause, perché questa la funzione del sito. Può contribuire chiunque. Abbiamo sentito da poco Alec Torelli, lui sta aiutando l’ospedale di Cremona e di conseguenza metteremo affianco al progetto di Napoli anche quello di Cremona“.
“Loro sono lì dal primo giorno di pandemia – ha proseguito Dario – , sono in isolamento e cercano di aiutare l’ospedale. Hanno quasi raggiunto l’obiettivo dei 400mila euro. Quando la pandemia sarà superata, valuteremo altri progetti“.
La questione Charity Series
Dario Sammartino ha dimostrato un cuore davvero grande in questi giorni di grande emergenza per il Paese. Nei giorni scorsi aveva lanciato un paio di idee, da mettere in pratica grazie alla collaborazione delle poker room online. E lui ci ha svelato come gli è venuta questa idea. “L’operazione Charity Series è totalmente slegata, è una cosa che mi è venuta in mente perché non riuscivo a sopportare di stare con le mani in mano e la tragedia davanti ai miei occhi. Ho pensato che nel mio piccolo potevo sfruttare la mia immagine per fare qualcosa di buono, o farlo fare a chi di dovere“.
Ma come stanno andando le cose in questa direzione? “Abbiamo contattato i manager delle poker room e ho lanciato l’iniziativa ai giocatori – svela Dario – , che possono comunque donare su Equilibrium in maniera spontanea una percentuale delle loro vincite. Il traffico è triplicato, alle room non sarebbe costato nulla aggiungere un paio di tornei dai quali donare la room. Al momento solo People’s ha dato disponibilità, ma stiamo trattando con le altre room“.