Phil Hellmuth è stato senza dubbio il protagonista dell’ultimo lungo weekend di poker. The Poker Brat è stato tra i giocatori schierati al Live at the Bike, in quel di Los Angeles. Durante la sessione giocata al Bicycle Casino c’erano molti players invitati da Kitty Kuo.
Ce ne siamo accorti bene del suo andamento piuttosto ondivago ai tavoli. Soprattutto perchè ne ha tratto giovamento il nostro Andrea Buonocore, al termine di una mano strana. Nonostante non fosse così assurdo il fatto che avesse perso il pot, Hellmuth è andato in escandescenza.
Tuttavia, dopo oltre sei ore di gioco, non è stato questo l’aspetto più evidente. Sono stati in tanti, dopo ave visto l’action, a sottolinare l’atteggiamento di Phil Hellmuth. Potremmo parlare di un approccio superficiale, ma sarebbe un eufemismo rispetto alle parole che gli sono state rivolte.
Phil Hellmuth sotto attacco
Tutto è nato da un post scritto su Twitter dallo stesso Phil Hellmuth nelle scorse ore. Tra le altre cose, The Poker Brat forniva degli alibi per la sua condotta proprio nella mano con Buonocore. Un call con quella che, nel corso del board, è diventata appena una second pair.
“Sì, è scioccante quando chiami con una coppia media dopo aver giocato tre giorni consecutivi. E per giunta per otto ore di fila. Ma credo di aver concluso questa lunga sessione con un profitto di 400mila dollari. Sei riuscito a portarne a casa una parte?“.
Questa è stata più che altro una risposta ai quotisti che ne avevano criticato l’action al tavolo. Sean Roberts, uno dei tanti, ha replicato da par suo, sempre su Twitter. “Ti vanti dopo aver giocato con J-5 off suited? Solo per aver concluso in attivo, non vuol dire che sei stato corretto verso chi ha investito su di te“.
Tuttavia, non ci sono stati solo attacchi nei confronti del forte giocatore americano. C’è chi, come Andrew Burke, risponde a chi ha puntato su Hellmuth parlando proprio di action. E ha in parte giustificato il modo in cui Phil ha affrontato questa lunga sessione.
“Se sai che il tuo gioco post flop è proficuo, non importa il range di mani con cui giochi. Non puoi farlo in ogni mano, è ovvio, ma non vedo dove sia il problema nel provare a mixare il gioco. Phil è da sempre criticato per come gioca, credo che ci voglia il giusto rispetto per il campione che è e per ciò che rappresenta per il poker mondiale“.