Si continua a parlare, dall’altra parte dell’Oceano, del caso che ha come protagonista Mike Postle. Il giocatore americano si è posto al centro di un presunto caso di baro, ormai diversi giorni fa. Il teatro di questa partita di cash game mid stakes è la Stones Gambling Hall di Sacramento.
Si è parlato a lungo, negli ultimi giorni, di quello che potrebbe accadere in sede legale. È partita un’indagine da parte di una commissione esterna che sta analizzando le immagini. Anche perchè – e non è un elemento marginale – la partita era in diretta streaming online.
Tra le altre cose, è in corso anche un’azione legale da parte dei componenti del tavolo. Si è parlato tanto delle conseguenze che Postle e il casinò californiano potrebbero pagare. Tanto che i dodici “querelanti” hanno posto un risarcimento complessivo di ben 10 milioni di dollari.
Nel frattempo, però, è venuta fuori anche la tesi esposta dai difensori di Mike Postle. I contenuti sono stati decisamente diversi rispetto a quanto ha detto il giocatore. Di certo i legali non hanno invitato gli accusatori a una serie di heads up, come abbiamo già sentito qualche giorno fa…
William Portanova, avvocato di Mike Postle, ha già impostato la tesi da portare in tribunale. In essa troviamo il fatto che le vincite ottenute dal giocatore rientrano nel campo delle possibilità. Insomma, secondo il legale Postle avrebbe anche potuto perdere le mani che ha giocato.
Intanto anche la Stones Gambling Hall ha avviato un’indagine interna relativa alla partita incriminata. Lo streaming del tavolo è stato affidato al team che ha già iniziato le indagini. A capeggiarle c’è un ex procuratore federale, Michael Lipman, un uomo di esperienza e rettitudine morale.
È in corso anche l’analisi scientifica degli hardware utilizzati per trasmettere la partita. Tutto è stato preso in considerazione per prendere una decisione che sia definitiva ed equa sulla sorte di Postle. Tutte le prove che verranno fuori verranno esaminate e porteranno all’esito dell’indagine.
Intanto una società è stata assunta da Stones Gambling Hall per effettuare i necessari controlli. La Stroz Friedberg ha portato i suoi dipendenti presso la casa da gioco e ha iniziato tutte le verifiche. In ogni caso, sarà l’Ufficio di controllo del gioco d’azzardo ad avere l’ultima parola.