È arrivata ieri una notizia che farà sicuramente felici i giocatori di poker online francesi. Il governo transalpino ha deciso di dare il via libera al provvedimento sulla liquidità condivisa. E questa spinta è arrivata ancor di più grazie all’accordo per aprire alla piattaforma di 888.
Una riforma che si aggiunge a un altro provvedimento importante per il movimento pokeristico in Francia. Stiamo ovviamente parlando della riapertura dei circoli privati, tra cui il celebre Aviation. Due situazioni che, ovviamente, fanno girare e non poco le scatole ai giocatori italiani.
Decine di migliaia di appassionati imbrigliati in una serie di leggi che bloccano un flusso di gioco notevole. Partiamo dal Decreto Dignità, che blocca la pubblicità e le sponsorizzazioni a tutte le poker room italiane. Ma l’aspetto peggiore per il poker online italiano è lo stop al provvedimento sulla liquidità condivisa.
E dire che non più tardi di due anni fa, le cose in questo senso sembravano mettersi bene. Torniamo al 2017, quando il Governo nazionale stava trattando con Spagna, Francia e Portogallo per avviare le procedure. In particolare il Governo lusitano aveva fatto le cose nel giro di pochi mesi, bruciando le tappe.
L’estate del 2017 sembrava poter portare alla svolta, tanto che si parlava di riapertura delle frontiere a breve. C’era chi sognava che già all’inizio del 2018 si potesse giocare al dot com dal nostro Paese. Tuttavia, però, si è trattato del solito sogno di mezza estate.
Le cose sono cambiate in negativo, i tempi si sono allungati fino a fermare le rotative. La successiva crisi di governo, il ritorno alle urne e la composizione del Governo gialloverde hanno fatto il resto. Da qui, la caccia alle streghe del MoVimento 5 Stelle nei confronti di poker e scommesse sportive.
E siamo giunti quasi alla fine del 2019, con le cose che non sono affatto cambiate. Anzi, qualcosa è cambiato, ma solo fuori dai confini italiani. La Francia, che appariva in ritardo rispetto all’Italia, è riuscita ad avviare le pratiche tanto attese.
La liquidità condivisa in Italia potrebbe restare solo un sogno mai realizzato. La speranza è l’ultima a morire, ma i tempi lunghi e le istituzioni restìe a riaprire le porte al poker non aiutano a sognare.