WSOP 2018 (PKF News) – È stata una giornata che definire satura di emozioni è riduttivo. Il Main Event WSOP è arrivato alla formazione del Final Table, dopo l’ultima eliminazione spettacolare, e Joe Cada è ancora in corsa per entrare nella storia con una potenziale doppietta di braccialetti al Main Event WSOP. Come se non fosse abbastanza, Phil Hellmuth ha messo in cassaforte il 15° braccialetto della sua carriera. Pokerfactor ha vissuto tutto questo in prima persona, e cercherà di trasmettervi tutte le emozioni che si sono vissute nel Rio di Las Vegas.
Event #65: $10,000 No-Limit Hold’em MAIN EVENT – World Championship
Stiamo per raggiungere l’apice del torneo più importante dell’anno, il Main Event WSOP 2018, il secondo più ricco della storia delle World Series Of Poker.
Erano 26 i giocatori che si sono ritrovati alla partenza, e al termine di questa lunga giornata di giochi si arriva alla formazione del Final Table, il cosiddetto “July Nine“.
Nel corso delle ore il field si riduce fino alla formazione dell’unofficial final table da dieci giocatori, ed è qui che il pubblico sugli spalti comincia a fremere e a eccitarsi, curioso di scoprire chi arriverà al Final Table più importante dell’anno, con cori da stadio per incitare il proprio giocatore preferito.
La mano conclusiva di questa giornata è un cooler spettacolare: apre Nicholas Manion con A♠A♥ a 1.500.000, call di Antoin Labat con K♦K♣, Yueqi Zhu spilla a sua volta K♥K♠ e spinge all in per 24.700.000. La parola torna a Manion che pusha 43,100,000. Labat chiede il count, la folla comincia a scalpitare, e al call tutto il pubblico scoppia in un clamoroso boato.
Al flop J♦7♣4♣ si apre una lontana speranza per il francese Labat, ma al turn 3♠ entrambi i player coi Kappa sono drawing dead. Il J♣ al river è solo una formalità, e così Yuegi abbandona il tavolo in decima posizione, mentre Manion vola a 112,775,000 ripartendo così chipleader al Final Table del Main Event.
Una delle curiosità più importanti però è la presenza di Joe Cada, che potrebbe riuscire nella magica impresa di conquistare due braccialetti al Main Event WSOP dopo quello ottenuto nel 2009. Altri giocatori come Johnny Chan e Doyle Brunson hanno già rotto questo record, ma all’epoca i field erano molto più ristretti, e se Joe dovesse farcela sarebbe a tutti gli effetti un’impresa ai limiti dell’incredibile.
Alla ripresa dei giochi, alle 17.30 qui a Las Vegas (02.30 italiane), questa sarà la situazione di partenza. Inutile sottolineare quante altre emozioni ci aspettano!
Event #71: $5,000 No-Limit Hold’em (30 minute levels)
Mentre al Main Event si radunava la folla per lo scoppio della bolla del Final Table, anche in un’altra sala del Rio gli spettatori cominciano ad accalcarsi sugli spalti, per vedere se il recordman di braccialetti WSOP avesse deciso di aggiungerne uno all’elenco.
Già, Phil Hellmuth, icona del poker mondiale con 14 braccialetti all’attivo, era tra i 39 left alla partenza dell’evento #71, e mano dopo mano, livello dopo livello, è arrivato al Final Table.
Come avete già capito è proprio lui ad allacciarsi al polso il braccialetto del vincitore, sempre che su quel polso ci sia ancora spazio, sconfiggendo in Heads-Up Steven Wolansky.
Wolansky non ha mancato di mettere in difficoltà the Poker Brat, che racconta nell’intervista finale di aver deciso di provare a rubare più piatti possibile per avere una chance, visto che il suo avversario non sembrava predisposto a mollare la presa.
“Wolansky l’ha resa veramente difficile. Ho dovuto giocare il mio miglior poker dall’inizio alla fine. Mi sono buttato un po’ giù dopo un brutto call, ma poi mi sono detto: ‘Non arrendiamoci, le cose possono cambiare. Quando mai ti ricapiterà di trovarti in Heads-Up per un braccialetto? Devi solo tenere duro e rimanere forte.‘ e sono rimasto forte. Poi per fortuna ho anche preso qualche buona carta”
Dall’intervista si nota poi che Hellmuth non manca di emozionarsi come fosse la prima volta. Poco importa che sia la quindicesima.
“Significa tutto per me, perché per prima cosa la mia vita è il poker. Numero due, sto cercando di portare positività nel mondo. Voglio essere ricordato in due maniere: uno, avere 24 braccialetti, e due, far partire il “Positivity movement” e avere una grande influenza sulla vita della gente. Ogni giorno qualcuno mi twitta ‘Ho letto il tuo libro e ha cambiato la mia vita‘. Questo è quello che voglio, il riflettore che è diventato una responsabilità. Quando ho capito che potevo ispirare la gente -sì sono sempre poker brat – l’ho presa seriamente”
Tanto di cappello per il nuovo Poker Brat allora!